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Truffa

Borse di studio, scoperta una frode da oltre un milione di euro: centinaia di irregolarità emerse nei controlli nazionali

Universitas Blog | Borse di studio, scoperta una frode da oltre un milione di euro: centinaia di irregolarità emerse nei controlli nazionali

“Secondo quanto riportato dalla fanpage”

Il Ministero dell’Università e della Ricerca ha pubblicato i primi risultati dell’operazione avviata nel gennaio 2024 insieme alla Guardia di Finanza. I controlli hanno riguardato le procedure per le borse di studio a partire dall’anno accademico 2022/2023. Le verifiche continueranno nei prossimi mesi, ma i dati iniziali mostrano un sistema colpito da numerose irregolarità.

L’entità della frode

Le autorità hanno individuato oltre un milione di euro già assegnati a persone prive dei requisiti. Altri 900 mila euro non sono usciti grazie ai controlli avviati in tempo. In totale, l’indagine ha esaminato 967 casi. Le forze dell’ordine hanno denunciato 334 persone e applicato sanzioni amministrative a 50 studenti.

Le violazioni variano molto. Alcuni candidati hanno commesso errori formali nelle domande. Altri hanno presentato documenti manipolati o dichiarazioni economiche false, soprattutto sui valori ISEE e ISPE. Nel periodo analizzato, gli enti hanno distribuito 5,2 milioni di euro in borse. Di questi, circa 1,2 milioni non rispettavano le condizioni previste, pari al 22,5 percento del totale.

Il caso di Torino: contratti d’affitto inesistenti

Uno dei filoni più significativi riguarda l’operazione “Fake Home”, svolta a Torino nel gennaio 2025. La Guardia di Finanza ha scoperto che circa 80 studenti stranieri provenienti da Pakistan, India e Iran avevano dichiarato di vivere in alloggi affittati. La maggior parte di questi contratti però non esisteva.

Un uomo di 37 anni aveva messo a disposizione solo quattro immobili, ma nelle registrazioni ufficiali risultavano residenti 66 persone. Gli studenti pagavano tra i 500 e i 600 euro per un contratto fittizio e poi richiedevano borse di studio fino a 8 mila euro. Il sistema ha prodotto un’erogazione indebita di oltre mezzo milione di euro.

Il caso di Ancona: documentazione estera falsificata

Un altro intervento rilevante riguarda la città di Ancona. Le autorità hanno analizzato più di 200 documenti provenienti da uffici indiani, utilizzati dagli studenti per accedere alle borse regionali. Molti atti contenevano firme, timbri o codici consolari non autentici. Le forze dell’ordine hanno denunciato 24 studenti per l’uso di certificazioni false.

Proseguimento dell’operazione

Il Ministero e la Guardia di Finanza continueranno i controlli in tutta Italia. L’obiettivo è tutelare i fondi pubblici e garantire che le borse di studio raggiungano gli studenti con reali necessità economiche. I primi risultati mostrano un sistema che richiede maggiore vigilanza e procedure più rigide.

“Leggi l’articolo completo sulla fanpage: La maxi truffa sulle borse di studio universitarie: più di un milione di euro andati a chi non ne aveva diritto

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