“Secondo quanto riportato dalla notizia su Laragione”
La Procura di Napoli ha aperto un’indagine su Maria Rosaria Boccia, influencer campana nota al grande pubblico per essere stata protagonista, la scorsa estate, di un caso che coinvolse l’allora ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. L’inchiesta nasce da un esposto presentato dall’Università Telematica Pegaso, dove Boccia aveva conseguito la laurea in Economia, dopo una verifica interna che avrebbe fatto emergere presunte irregolarità.
Secondo quanto trapela, Boccia avrebbe plagiato la tesi di laurea di una studentessa della Luiss Guido Carli, dal titolo “Il Sistema Sanitario Nazionale: luci e ombre di un’eccellenza italiana stretta dai vincoli della finanza pubblica”. Inoltre, al momento dell’iscrizione alla Pegaso – avvenuta circa cinque anni fa – avrebbe presentato una autocertificazione priva di firma, ottenendo il riconoscimento di alcuni esami sostenuti precedentemente all’Università Parthenope.
Tali documenti, stando a quanto emerso, sarebbero stati acquisiti dalla Pegaso senza verifiche dirette con l’altro ateneo. Proprio un servizio televisivo andato in onda su Rete 4 avrebbe spinto l’università a esaminare più a fondo la regolarità della laurea della nota imprenditrice.
Al momento, la presunzione d’innocenza rimane pienamente valida per Boccia, che non ha rilasciato dichiarazioni pubbliche in merito. Negli ultimi mesi, la sua presenza nei media si è notevolmente ridotta: da volto noto della televisione, si sarebbe ora dedicata ad attività dietro le quinte nel mondo digitale, in particolare come presunta consulente della tiktoker Rita De Crescenzo in vista del suo possibile ingresso in politica.
Tuttavia, la stessa Boccia ha smentito questa collaborazione tramite i suoi canali social. È anche autrice del podcast “Pasta”, nel quale De Crescenzo compare regolarmente come ospite fissa.
“Leggi la notizia completa su Laragione: https://laragione.eu/litalia-de-la-ragione/cronaca/boccia-indagata-per-truffa-falsificati-esami-copiato-tesi-di-laurea/“