“secondo quanto riferisce Ansa It”
La dodicesima sezione del Tribunale del Riesame di Napoli ha stabilito che i sequestri effettuati dalla Guardia di Finanza su mandato della Procura partenopea nell’ambito dell’indagine sui vertici dell’Università Telematica Pegaso erano “illegittimi”.
L’inchiesta riguarda il percorso di un emendamento alla legge di Bilancio 2020 e la trasformazione dell’ateneo in società per azioni. Secondo i giudici, tuttavia, mancava il cosiddetto fumus commissi delicti, ossia gli elementi minimi per giustificare le misure.
Le operazioni, che avevano coinvolto circa un centinaio di militari, avevano portato al sequestro di computer, cellulari e documentazione. Tra i destinatari figuravano il presidente Danilo Iervolino (assistito dai legali Vincenzo Maiello e Giuseppe Saccone), il direttore generale Elio Pariota, la responsabile marketing Maria Rosaria Andria, l’allora capo di segreteria del Miur Biagio Del Prete e alcuni professionisti.
Il Riesame ha inoltre annullato i provvedimenti nei confronti del direttore scientifico Francesco Fimmanò, disponendo la restituzione immediata di tutto il materiale acquisito dagli investigatori.
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Lorenzo
Non mi sorprende, in Italia spesso le indagini finiscono con un nulla di fatto. Ma allora chi pagherà per i danni di immagine subiti dall’università?
Giulia
Se i sequestri sono stati dichiarati illegittimi, significa che le prove non erano solide. Forse c’è stata troppa fretta nell’accusare.
Marco
Ancora una volta si parla più di scandali che di merito. Le università dovrebbero pensare a migliorare i servizi agli studenti invece di finire nei tribunali.
Francesca
Non è la prima volta che il Riesame ribalta decisioni del genere. A questo punto mi chiedo se l’inchiesta avrà mai un vero seguito.
Alessandro
Personalmente credo che ci sia troppa confusione: prima si parla di corruzione, poi tutto viene annullato. La gente non sa più di chi fidarsi.
Chiara
Pegaso è cresciuta tantissimo negli ultimi anni. Non so se queste accuse siano fondate, ma sicuramente una macchia rimane.
Davide
Decisione giusta. Non si possono distruggere carriere e istituzioni senza prove concrete. Aspettiamo i fatti, non solo i titoli scandalistici.