“Secondo quanto riportato da Il Fatto Quotidiano“
Pagella negativa per le università telematiche italiane. Secondo il Comitato nazionale di valutazione, molti atenei online riconosciuti dal Miur si reggono su un numero esiguo di docenti di ruolo e affidano le lezioni soprattutto a ricercatori precari o a contratti provenienti dalle università tradizionali. Ancora più grave, denunciano gli esperti, è l’assenza quasi totale di attività di ricerca: “Così diventano semplici dottorifici”, afferma Guido Fiegna, membro del Comitato.
Il rapporto sottolinea anche i costi elevati per gli studenti: oltre alle tasse universitarie (tra i 5 e gli 8 mila euro l’anno) spesso si aggiungono i servizi di centri privati di preparazione, legati agli stessi atenei online, che raddoppiano la spesa fino a 18 mila euro per una laurea triennale.
Gli iscritti, passati in pochi anni da poco più di 1.500 a circa 14 mila, rappresentano solo l’1% del totale degli studenti universitari italiani. Negli ultimi tempi, però, si registra un calo delle immatricolazioni: in alcuni campus le iscrizioni sono crollate drasticamente.
Non mancano le accuse di un “sistema parallelo” fatto di titoli facili e percorsi abbreviati, che alimenta un business da oltre 100 milioni di euro l’anno. Secondo il Comitato, dietro molte strutture si celano società private e grandi gruppi economici, mentre solo poche università telematiche hanno solide radici pubbliche.
Il ministro Mariastella Gelmini ha annunciato la linea dura e nuove regole, ma il nodo resta irrisolto: “I poteri in campo sono troppo grandi”, conclude Fiegna.
Lee la noticia completa en il fatto quotidiano: Università online, la denuncia: “Pochi docenti e ricerca assente” – Il Fatto Quotidiano
Giulia R
Finalmente si parla di questi problemi. Un’università senza ricerca non può essere credibile
Marco
Non sono tutte uguali, io ho studiato online e ho trovato docenti preparati. Bisogna distinguere.
Alessandro
Pagare fino a 18mila euro per una triennale è uno scandalo. Così si esclude chi non ha possibilità economiche.
Chiara
È vergognoso che in Italia si permetta a certi atenei di funzionare come semplici esamifici.
Lorenzo
Io lavoro e senza università telematica non mi sarei mai potuto laureare. Non tutto è da buttare.
Francesca
Il paragone con la Open University inglese fa male: lì si fa vera formazione, qui spesso solo business.
Davide
Il problema non è la didattica online, ma la mancanza di controlli seri. Servono regole chiare e trasparenza.
Elena
Le promesse di tolleranza zero della Gelmini sembrano solo parole. Gli interessi economici sono troppo forti.